Per rendere più facile ed immediato partire con un nuovo progetto, ed in attesa di creare un vero sistema di templating, ho creato una semplice script che prende un mini-template per un progetto ed inserisce già la configurazione per buildout.cfg, setup.py, MANIFEST.in ed una intera struttura. Per un progetto sarà:
jmb-start -t cms -vbm nome-progetto
o alternativamente per una app:
jmb-start -t japp jmb.miapp
es:
jmb-start -t japp jmb.timereport
Volendo aggiungere la struttura buildout ad un progetto esistente è possibile usare l’opzione -e, questa sovrascrive i file esistenti (che sono sicuramente sotto controllo di versione), rendendo immediato capire cosa va fatto per aggiornare il progetto/applicazione esistente all’ultma versione del relativo template
È importante scrivere le dipendenze per ogni project/application direttamente nel setup.py come scritto sopra piuttosto che nel file buildout.cfg così che vengano correttamente ereditate da ogni altro progetto che dichiari questo come dipendenza. Le dipendenze espresse in buildout.cfg devono servire o per integrare pacchetti di terze parti non ben configurate (es.: manca dipendenza da PIL in sorl-thunmbnail) o per imporre una determinata versione, nel qual caso occorre usare la sezione [versions] (attenzione al case):
[versions]
Django == 1.4.3-sd
django == 1.4.3-sd # mi pare siano letti solo in minuscolo
jmb-start copia anche una versione di .hgignore, ed un tsettings.py che viene usato come default, sta a voi correggere a mano.
il comando di gran lunga più utilizzato sarà bin/django che è l’equivalente di manage.py. Con lo script dj sarà possibile chiamarlo anche da sottocartelle del progetto nel modo corretto. Senza argomenti è equivalente a bin/django shell.
La documentazione può essere prodotta da:
dj docs
e può essere uploadata sul sito ufficiale con:
dj -u docs # nota l'opzione prima del pacchetto!!!
Leggere l’help prodotto da dj -h per ulteriori scorciatoie.
Lancia l’interprete Python dell’ambiente virtuale. Analogamente a dj, py chiama bin/py in ogni sotto cartella
Lancia l’interprete IPython dell’ambiente virtuale. Utile quando dj non parte per problemi di configurazione di django. Analogamente a dj, ipy chiama bin/py in ogni sotto cartella
Questa script permette di mostrare quali versione dei pacchetti sono incluse nell’ambiente virtuale.
Questa script permette di testare una aspetto della configurazione che può facilmente sfuggire: che siano inclusi nella distribuzione i file di dati, ovvero quelli che non sono moduli python: css, html, png, js, txt. Crea una distribuzione binaria e controlla quali file vengono effettivamente inclusi. I file inclusi sono controllati da MANIFEST.in e dalla apposita funzione get_data_files in setup.py.
Le opzioni -m e -b permettono di creare la distro binaria e sorgente e di metterla nella cache di buildout (vedi help):
jmb-prepare -m # crea .tar.gz nella cache locale
jmb-prepare -u # carica in pypi.thundersystems.it (via ssh)
jmb-prepare -b # crea egg per locale
Questa banale script esegue una serie di piccole operazioni che portano il repo appena clonato o generato a funzionare:
dj syncdb --all --noinput
dj migrate --all --fake
dj createsuperuser --username $SUPERUSER --email $EMAIL
dj collectstatic --noinput $LINK
Questa script permette di sincronizzare un db remoto in uno locale facendo un dump del remoto, un eventuale dump del locale ed usando rsync fra i due, in questo modo è estremamente efficace.
Si basa su un file di configurazione (.sync) nella cartella del progetto e NON legge la configurazione dai settings di django ed opera solo via ssh (quindi è necessario avere la chiave di root sulla macchina remota).
È in grado di instaurare un ponte ssh in modo da sincronizzare anche db dietro firewall.
Fa un report delle dipendenze di un pacchetto basandosi su
Può essere utile in alcune circostanze, ma sicuramente fallisce in altre.
Command to help updateinga project. It saves the current status of all repositories, clones in /tmp the project to test if everithing compiles correctly.
djangorecipe crea una configurazione di wsgi che è incompatibile con il virtualenv. La versione modificata da me (sandro) mette la versione corretta.
La motivazione è che il modulo indicato nella configurazione di apache, viene importato da una istanza di python che non è isolata, mentre il meccanismo necessario per rendere disponibili i pacchetti del porgetto (le eggs) e basato sull’uso dei file .pth che risiedono solo in alcune cartelle definite in fase di compilazione. È possibile aggiungere altre cartelle con il comando site.addsitedir(). La mia versione aggiunge:
import site
site.addsitedir(${buildout:directory} + \
'/parts/vpython/lib/python2.x/site-packages')
Questa sezione è obsoleta. Con jmb.* non è più necessaria.
La configurazione di default crea automaticamente una cartella site-packages con i link simbolici agli egg che contengono il pacchetto. Viene creata dalla ricetta links per cui vanno solo messi i nomi dei pacchetti per cui si vuole creare il link, ad esempio:
[links]
targets = jumbo-core
jumbo-timereport
La documentazione sta in docs. Nella configurazione standard viene automaticamente creata bin/docs una script che genera la documentazione e rigenera docs/Makefile in modo che punti ai file corretti con l’ambiente corretto.
Note
al momento viene creata con un nome errato per la variabile DJANGO_SETTINGS_MODULE. Per le apps occorre lasciare solo tsettings.
Può essere chiamato semplicemente con:
dj docs
Per le application occorre dichiarare come settings: tsettings nella sezione [django] ed aggiungere:
absolute_path = True
È possibile fare l’upload in http://docs.thux.it semplicemete aggiungendo l’opzione -u dj -u docs
i test per le application stanno in nome_application/tests/__init__.py e possono essere lanciati con:
dj t
equivalente a python manage.py test.
Esistono alcuni problemi tipici quando si crea un ambiente con buildout. Vediamo di capirli e di capire come risolverli:
Attualmente questo comando non dà problemi se si usa l’utima versione di bootstrap.py. Alcun progetti/application più vecchi hanno una versione precedente che va aggiornata e che scarica buildout >= 2.0 che non è compatibile con la ricetta tl.buildout_virtual
Questo può dare molti errori differenti, in generale imputabili ad errori di configurazione dei pacchetti da cui dipende il singolo progetto.
Error: There is a version conflict.
We already have: jmb.organization-light 0.2.1
Questo è causato dal fatto che abbiamo 2 pacchetti che forniscono il package jmb.organization, uno con nome jmb.organization ed uno con nome jmb.organization-light. Il secondo viene trovato per primo e installato e questo confligge con la richiesta di installare jmb.organization.
L’unica soluzione funzionante che ho trovato è stato di installare il pacchetto jmb.organization come sorgente:
jmb.organization = hg ${thunder:jmb2}/jmb.organization
Questo errore viene introdotto da django-cms. non essendo io un eperto di django-cms e finchè non ci sarà una spiegazione chiara ho trovato che imponendo django-cms>=2.3,<2.4 si bypassa il problema
Errore che capita solo se si usa la versione che scarica i pacchetti sorgente via http, non via ssh. Il motivo sta nel fatto che hg clone nasconde la password nel file .hg/hgrc e quando successivamente va a vedere quale URL abbia il repository, non trova corrispondenza.
La soluzione (brutta), è di aggiungere a mano la password nel repository
Se siete sicuri che il pacchetto sia dichiarato nelle dipendenze, provate a cancellare il file .installed.cfg nella cartella del progetto e rilanciate bin/buildout.